(Fotografia di Francesca Anita Modotti)
"Gli elementi semplici non definiscono il dolore e non si prepara il te per il proprio assassino."
(NARKOTIKA E LE SUE FIGLIE, Elementi)
Come mi è
cara la tua pelle venduta prima ancora di aver caricato il fucile! Come mi è
cara la tua fronte, imperlata da piccole gocce di sudore raccolte qui, sulle
labbra, sul freddo battuto di aglio e arenile. Ecco, sbatti come l'onda sulla
roccia, a volte. A volte porti via il dolore sul petto e lo assumi a croce. E
come mi è cara questa voce maestra di via e di vita e di altre abilità da
fabbro o falegname! Come mi è caro questo credito che mi strappi e che ti
pianti sul cuore imperfetto! A letto, solo a letto, facciamo l'amore. Perché ci
sono le viole, perché nevica o perché fuori piove. E anche quando c'è troppo
sole, nulla cambia, tutto ristagna, tutto si appiccica alla pelle, come i
capelli, i peli e le ciglia. E a gocce coli sul mio sesso, e io, infetto, in
difetto, in un prospetto, mi allaccio gli anfibi e continuo a marciare. Che dire,
avrei preferito non cominciare. Non guardare. Perdere pezzi di te. Avrei
preferito non mi facessero così tanto male. E adesso? Adesso cosa voglio?
Voglio sapere...? Quel che conta, alla fine già lo so. Perché i conti non
tornano mai e le liste sanno solo variare il numero degli elementi. Cose da
togliere, cose da sommare. Quindi se ti va comincia.. ma sappi che se inizi,
questa corsa di suo non si potrà fermare. Se chiami un nome, se lo chiami
"odio", "noia", "rancore" e "amore"
(perché no? persino se lo chiami "amore"), tutto tace e da solista
quello canta. Ma se osi numerare, se osi dire, ecco, questo è il primo,
allora subito un secondo numero sorgerà dal niente e comincerà a spingere. O a
tirare. E allora dimmi cosa mi nascondi o nascondilo meglio. Ti guardo, è sera,
la cena profuma dal forno e tu mi aspetti. Sullo sfondo, lì sullo sfondo,
pratiche verginali assumono ruoli lasciati vaganti da altri costumi già lisi e
archiviati negli annali. Tutto questo cosa importa, mi dici? Come
se portare pezzi di carne marchiati fosse un più parco intento povero di
carboidrati e proteine. Come se non ci fosse crescita, né passato né presente,
ma solo avvenire. Avvienimi incontro allora, sussurro. E ti spio,
seduta, mentre scruti l'orizzonte. E le patate sono pronte, la salsiccia sfrigola
nella teglia. Non siamo vegetariani, non siamo amici, non siamo nemmeno cani.
Bruchiamo, è vero, qualche volta in praterie dove sterminate teorie miagolano e
ruggiscono a seconda della migliore o peggiore riuscita del mascheramento. E
invece? Invece non c'è guadagno in nessuna messa, in nessun prete. Ecco, ti
direi, non facciamoci la guerra. Facciamoci l'amore, facciamoci il
colore ai capelli. Ti proporrò due stelle d'avanzo, quel che resta della
colazione più il residuo povero del pranzo. Guardo l'orizzonte. Lì dove indichi
e sorridi. Dici... lì cadranno le bombe.
difficile non numerare (Cinzia)
RispondiElimina@Cinzia difficile come tutto cio' che e' fuori dal sistema di vita che adottiamo ed in cui cresciamo. e che PRODUCIAMO vivendo in questo modo. del resto basta sapere. sapere che si produce la realta' che ci produce. ecco, va bene anche la rassegnazione, eventualmente :)
RispondiEliminaL'inevitabile corso degli eventi. (sucre)
RispondiElimina@sucre.... porca miseria :)
RispondiEliminaps
prossimamente ti cito in un post :)
Speriamo non sia nulla di grave... :-) (sucre)
RispondiElimina@sucre gravissimo :)))
RispondiEliminaMon dieu. :-)(sucre)
RispondiEliminaconosco una linea
RispondiEliminacontinua
per niente retta, costellata di punti,
come stelle...
alcuni tratti sono a volte marcati,
altri quasi invisibili
da sola
guardo le stelle
e a tratti mi tieni la mano
nessuno è primo
neanche ultimo
perfetto. :) presentiamo questa linea al mondo.
Eliminatu osservi la realtà e ne trai conclusioni...Cosa rara....
RispondiEliminae' cosa semplice e probabilmente comune ai piu'. magari cambia il punto da cui si osserva o cambiano le conclusioni che si traggono. ma Cassandra e', in finale, una bambina semplice... :)
Elimina...la differenza tra Cassandra e i più è che lei le conclusioni le trae dalla sua testa, i più invece sfruttano quelle preconfezionate, pronte per l'uso... :-)
RispondiEliminaCassandra e' una bambina semplice, ma speciale. ai piu' risulta addirittura inquietante... :) del resto c'e' chi fugge anche da cio' che vede e si nega le conclusioni che ne trae...
Eliminasì...Cassandra è così... :-)
RispondiEliminae certo..c'è gente che si benda appositamente per sbattere il naso...