(Fotografia di Francesca Anita Modotti)
"Sottrarre non e' operazione obbligatoria ma solo una delle quattro possibilita'."
(NARKOTIKA E LE SUE FIGLIE, Aritmetica)
Ne avrei
volute di più, devo ammetterlo. Di possibilità, certo, e di che altro? Avrei
voluto avere il tempo di farmi da parte, di chiederti quali insegnamenti
includere nel curriculum e quali invece distrarre. Avrei voluto anche
l'occasione di mirare meglio. Perché si sa, certe prede puoi colpirle o mancarle,
e sfiorarle no, non vale, non aggiunge punti allo score del concorrente. E
certi fantasmi vale la pena vederli bene, piuttosto che sprecarci dietro un
bisogno povero, come quello di mangiare, per esempio.
Mi assento.
Spesso mi capita di seguire principi non condivisi. Come l'eroina, come la
concatenazione d'eventi ignoti a tutti, me compreso. Aspetto che dal cielo
piova un ufo. Ma mi accontenterei anche di un sorriso. Ecco, un filo d'erba,
con sopra ancora la rugiada.
Annacquata.
Ti trovo annacquata. Ti trovo disseminata di odi e rancori e risposte che
buttano fuori. Paralizzata dalla paura, e barricata nella tua testa dura dura
dura. Ma di possibilità ne avrei volute altre, perché non so cogliere mai le
prime occasioni. E dopo nulla... ho dovuto imparare a farmene una ragione. Così
mi dici che la paura è la stessa, la stessa sia per te che per me. Che è questo
il premio di consolazione. E di non farti la morale, che tanto la morale chi se
la incula, anche se c'è. Mi dici che castigare la coscienza con fatti di altro
stampo servirebbe quasi come al mago fare incetta di coriandoli a carnevale. E
che l'unica cosa che possiamo fare è prepararci, eliminando ogni freno, ogni
necessità, ogni pastone. Io rimescolo la pentola e ti guardo. Mi hai quasi
convinto. Farei di tutto pur di non asservirmi a questo folle mondo che apre le
cosce e si fa prezioso solo per le bombe. Ma ciò non di meno trovarci a gettare
pietre da sopra un ponte, mentre passa un mezzo militare, mi sa solamente di
perdita di giorno, di fomento astrale. Di viaggio siderale. Ecco, ho freddo. E
tu che proponi? Una colla qualsiasi che rimpasti o annulli le intenzioni. Paolo
smise di calarsi trip solo quando non fu più in grado di allacciarsi le scarpe.
E tu pretendi che sia questa la soluzione? E' vero, morire fa paura solo ai
vivi. Eppure, almeno un'altra occasione...
Avevo fatto anche io un post con questo titolo, ma il mio era sicuramente un tantino più commerciale e meno poetico, diversamente torbido ..ecco http://miniracconticinici.wordpress.com/2011/10/17/cv/
RispondiEliminamo ti vengo a leggere. ma sappi che io ne ho fatti due di questo genere. solo che non volevo oberare.
EliminaOberi oberi (disse l'africano al medico colto da un'infiammazione fulminante all'appendice)
RispondiEliminaqualche giorno fa ho mandato via sms una frase che mi si era accesa improvvisa, rileggendo questo post (di cui ho capito niente essendo che ti seguo da pochissimo e in matematica sono pessima) mi è tornata in mente: "restare assente è conformarmi alla tua immagine della mia presenza"
RispondiEliminadici che potevo evitarmela?
e perche' mai avresti dovuto? :)
Eliminasplendida allucinazione
RispondiEliminaamo i trip
non lo dire a me, sono stati la parte fondamentale della mia dieta per una decina di anni...
Elimina..almeno un'altra occasione...già...
RispondiEliminaLa vita ne offre troppo poche o dipende esclusivamente da noi?...
Io penso che dipenda da noi, soprattutto...
...non ne ho idea :)
Elimina..hai perso una possibilità... quella di averne idea ;-)))))
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