(Tartaruga di passaggio, Eri Haka)
La
solitudine è un comando a distanza, un timer regolato sull'ora del
suicidio. Imposti la data, inconsciamente, e lasci che il ticchettio si
insegua per tutto lo spazio che manca. Qualcuno ci gioca su, ci scommette,
ci cuce paradossi simpatici, mettendo nello stesso pentolone Achille e la
sua nemica tartaruga. Altri ci cantano canzoncine per i bambini, mentre
quelli, a ogni scatto della lancetta, infilano dischi in vinile nei
colorati mangiacanzoni, e poi impiastricciano cd, o schiacciano
grossi bottoni su tavolate di elettricità ultrasicura, e oltre
digitano coi tronchetti teneri, coi ceppetti, su minuscoli jubox,
fino forse a regolarsi da soli e senza arti, con microchip piantati
nel cervello. In tutto questo la solitudine ti racconta la favola,
ed è sempre la stessa. Quanto costa ascoltarla, l'ignori, perché
il conto è alla fine, mentre il conteggio è durante. Ancora una volta
sei distante, e non ti interessa. O ti interesserebbe anche, se ne avessi
da raccontare pure tu, come quei vecchi cantastorie tutti badile e
cemento. Le damigelle sorridono al ballo, le cortigiane anche a letto. Le
puttane ridono sguaiatamente invece, e non serve cercare di portar via
loro quel libero arbitrio, Perché se ne curano bene, se lo conservano. Io
mi conservo il diritto, ma prima ancora la possibilità, di morire come
farebbe un cane. Di freddo e senza un lamento, o anche piangendo, per
quel che conta, per quanto vale. Alla fine, che fine non si chiama,
ma qui io scrivo e quindi qui io tutto posso, mi fanno ridere
le piccole soddisfazioni macabre che sbirri e torturatori
si affannano a prendersi. Come un osso. Seppellirne per i tempi più bui,
fare della vita un ricatto, che tanto poco conta, è come arrampicarsi su
uno specchio. Passa un alito di fiato, l'appanna, ed è già finito
l'inverno.
Achille??? che ha fatto il figliolo di Teti?
RispondiEliminama la mail dov'è?
ho una curiosità, come faccio a scriverti senza farlo qui?
la mail non c'e' :) scelta oculata.... in quanto ad achille... non faccio la spia :))
Eliminala favola è sempre la stessa...e non vale quel che vale.
RispondiEliminaun saluto.
vale il tempo di un sospiro. il conto e' alla fine, e probabilmente non ci riguarda, almeno come individui.
Eliminail conto lo paghiamo già ora...almeno secondo la mia prospettiva.
EliminaPer quanto vale la solitudine è un punto di partenza. Ci sono attimi in cui tutto è buio e silenzioso, altri in cui tutto è in divenire. A quel punto non resta che sorridere..
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=r_uRle9nrj4
Eliminaah beh, dall'interno di un sistema tutto puo' sembrare vero ma nulla eì' verificabile se non da un esterno :) insomma, per quanto possa sembrare, e per definizione, i conti si fanno alla fine... :)
RispondiEliminaps per ln almeno questo e' cio' che mi ha detto Cassandra... :)
RispondiEliminala solitudine di Cassandra è la più intensa....
RispondiEliminachissa' cos'e' l'intensita' per la solitudine.... che dici te?
Elimina...la solitudine ha l'intensità che deriva dall'incomprensione, dalla consapevolezza di non poter essere capiti...mai...
RispondiEliminaalmeno secondo me :-)
e' una buona prospettiva sulla provenienza dell'intensita'. ma cos'e' l'intensita' della solitudine? sempre secondo te... una quantita' di qualcosa, un grado di assenza di altro, o la qualita' di altro ancora..? o altro che non so...?
Elimina...è la quantità di isolamento che si percepisce intorno...la quantità di distanza tra noi e gli altri...
RispondiEliminamerci grande Luisa... :) (a quanto sta la tua percezione di intensita' in fatto di solitudine?)
Eliminama grazie a te grande Kap !! :-)
RispondiElimina...la mia percezione di intensità in fatto di solitudine in certi periodi della mia vita è stata a dei livelli piuttosto alti...Per esempio quand'ero ragazzina, timida e isolata, senza amici....
E poi anche in seguito: l'incomprensione da parte di chi ti vive vicino e dovrebbe capirti ( o almeno così tu pensi che dovrebbe essere...) ti fa percepire una solitudine infinita...Per fortuna le une sono cose passate, le altre superate anche perchè ho imparato a conviverci, a non dare troppo peso...a trovare altri modi per sentirmi compresa, gratificata :-)
ho un racconto che si chiama Pandora. prima o poi magari lo posto. amnche se e' un tantino lungo per un blog.... :)
Eliminasì, dai... lo leggerò molto volentieri... :-)
RispondiEliminagrazie, ciao