Se fossi un troiano, sarei Cassandra. Chi se ne frega degli eroi esagitati con tutte le loro fisime da Dei convinti che ostentano sapere, volere e tenacia? Sai che noia! Io voglio la resa davanti all’evidenza. Il miracolo senza cui non si puo’ stare. Io voglio un altare di pietra e pelli di bestie scannate. Conciate. E grezza, la lana, voglio intorno al collo. Voglio i velli e i confini del non ritorno. Voglio crescere come l’edera sui muri, voglio improvvisamente comparire. Come la bellezza sa fare, come tutti fingono di capire. Hai davanti quattro carte questa notte, ognuna e’ un destino. Ci sono quattro tarli diversi, c’e’ il fuoco del camino e Cassandra si piega in avanti e sorride allungando la mano. Prende dal tavolo un foglio di carta e i colori, e saluta con lo sguardo distratto. S’affaccia sospesa sul pozzo, infinito. Socchiude le labbra, non ha piu’ saliva. E qualcosa le parla, e’ una voce, sicuro, ma bisognerebbe provare. Qualcuno crede che attinga, mentre lei strilla, perche’ e’ la sua stessa vita a farle cosi’ tanto male. E nessuno la stima. Nessuno le dà retta. Nessuno le bacia la bocca rossa come la terra. Nessuno la trapassa senza lasciare impressioni, niente l’attraversa abbastanza in fretta. Cassandra ha gli occhi svelti che accolgono il tempo, e la neve e la legna e i turbini grigi sulla sciarpa, prima ancora che arrivi l’inverno.

Leave me alone, Cassandra


(immagine di copertina: Francesca Anita Modotti)

mercoledì 4 aprile 2012

APPUNTI PER UNA TESI SUL VAGABONDAGGIO (PARTE QUARTA) - GRANO ROSSO SANGUE





A 30 anni sei un pargolo ingenuo. Almeno qui, a queste latitudini. Con ciò non voglio giustificare nulla. Solo dire che, a sopravvivere, sono tutti buoni. Come sono tutti buoni a cerchiarsi intorno con un ramo di ciliegio e contarne a leghe il raggio. Ecco, sono tutti buoni a schiudersi dentro una serra, a fare foglioline e fiori in attesa di essere trapiantati dentro un terreno concimato, preparato alla crescita. E forse è anche vero che ogni foglio bianco è utile, ogni dicastero è futile, ogni sogno è una rielaborazione scialba di una percezione soggettiva. E che forse non c'è niente di valido nella resistenza. Una barricata o una trincea o un arrocco, quale prospettiva segnano sull'orizzonte se non l'attesa paziente e un po' angosciata di un rivolgimento favorevole? Intanto le formiche scavano, forti della loro giovinezza, e un lampione gli conta come il sole. Quando l'Enel chiuderà i battenti, loro nemmeno se ne accorgeranno. E le bombe cadono giù dal cielo grigio, dalle nubi gonfie come il ventre dei bombardieri. Quando non ci sarà più scopo a che si innalzino navi alla guerra, non ce ne renderemo nemmeno conto.
A 40 anni cominci a capire che le regole e le alleanze sono un linguaggio cangiante, come il valore numerico delle leghe. E allora forse ti ricordi che anche il metro, in sé, è un pensiero unico adombrato dall'approssimazione. E che a impilare libri per arrivare a toccare la pancia del soffitto, arrivi più o meno a comprendere quanto tempo ti è occorso per portarti soccorso, per leccarti le ferite che ti sei procurato sbucciando il ginocchio sul comodino. E l'alluce intanto s'è torto picchiando al battiscopa. E non c'è più alcuna sembianza alla giovinezza, al rantolo malvagio di una aspirazione del vento. Quando quello poggerà il mantello sopra all'ulivo e ci mostrerà nudi, cominci a sospettare, nemmeno ce ne accorgeremo. E allora vorresti spogliarti di ogni cancello, di ogni mattone, di ogni tessuto e di ogni pensiero. Vorresti vivere come se non dovessi sopravvivere a te stesso, senza questa amara illusione. Senza aspettare il passo falso del nemico, un autogol, un errore. Vorresti che non fosse niente vero. Che tutto scadesse al termine del primo mattutino albore.
A 50 anni, intanto pensi, a essere fortunato sarai già morto. Con buona pace di ogni pazzo conquistatore.

16 commenti:

  1. azz fatico a trovare il nesso con i precedenti:( sto proprio messa male!, o forse è che sono oltre (d'età, ovviamente)

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    1. sono appunti. per la tesi tocchera' rielaborarli, organizzarli... etc etc...

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    2. mentre tu (forse) cercavi il libro, io sono impazzita per via che ricordavo di aver letto qualcosa sul tema e faticavo a ritrovarlo, poi però l'ho trovato nella posta di oggi e lo vedi qui CLICK.
      il che aggiunge niente all'argomento, ma ti spiega quanto sono cocciuta e attenta alle "coincidenze":)

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    3. ehm... io nel frattempo mi friggevo un uovo... :))) seguo il tuo clik e poi vedo se c'e' traccia in rete di quel famoso libro di cui sopra/altrove. nel quale libro c'era un passo di bunuel a proposito del caso nel cinema. una mosca che vola, la camera che la segue, e il caso/non caso che disegna la scena e che mescola oggetti e personaggi, li' dove si posa.

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    4. una mosca?
      (sorrido, giuro che ho capito cosa intendi:) Buñuel è uno dei mie amati defunti!) o forse un flirt? vabbhè, ci siamo intesi:)

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    5. non so. conoscendolo direi che forse voleva solo i tuoi soldi :P

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  2. i malesseri psicosomatici a che età arrivano? forse a 15
    biancoe.

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  3. Se continui a scrivere così ti concedo di arrivare a 100 :-))
    Crepino prima le grigie formiche del formicaio Crescita, in via dello Sviluppo... (avevo scritto "svipullo", da tanto che mi frega di quella roba lì...)

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  4. I 40 sono dietro l'angolo (facciamo) , i 50 li vedo lontani. Morirò prima d'ansia d'altro. :-) (sucre)

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  5. aspetta che intanto giro l'angolo e ti dico com'e'.... :)

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  6. Cazzo, ne ho 53. Ho sbagliato qualcosa?

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  7. Cazzo, sono già morto e nessuno me lo dice.
    A parte, dove sei finito?
    Ciao.

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    1. sei un morto pieno di vitalita', fattelo dire :)
      ...sono finito che sto scrivendo racconti lunghi. per adesso va cosi'. magari piu' in avanti mi verranno fuori anche altri post..
      saluti carissimo

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